Storie di mamme e di emozioni

In questo articolo approfondiremo però un aspetto particolare. Fin dal momento del concepimento, la mamma svolge un ruolo importantissimo per il corretto sviluppo psicologico, fisico, emotivo e sociale del bambino e, dalle prime fasi di vita, è soprattutto lei a svolgere l’importante funzione di “regolatore di emozioni”. 

Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta. La regolazione emotiva è quell’insieme di processi che determinano l’intensità, la durata e l’espressione delle emozioni, sia positive che negative. È la capacità di gestire le proprie emozioni inibendole, intensificandole o mantenendole.

Le principali figure di attaccamento, in particolare la mamma, attraverso gesti fisici, come sguardi, sorrisi, espressioni, o vocalizzazioni (l’emissione di suoni e “versi”), portano il bimbo a sviluppare vari stili di regolazione emotiva, cioè diversi modi di gestire le emozioni. E allora, una buona relazione affettiva tra madre e figlio si crea se la mamma, la principale figura di attaccamento durante il primo anno di vita, risponde prontamente e coerentemente alle esigenze del bambino a partire dai suoi segnali, che sono soprattutto costituiti da espressioni emotive.

La regolazione emotiva rappresenta sicuramente uno dei principali obiettivi dello sviluppo infantile: svolge infatti un ruolo determinante nella strutturazione della personalità e delle future competenze emotive e sociali del bambino! Inoltre, costituisce un importante fattore di protezione rispetto all’insorgenza di eventuali problematiche di natura psichica.

Care, preziosissime mamme: ci proteggete e ci aiutate sempre, in ogni istante… a volte anche senza saperlo!