Prosegue la nostra interessante rubrica in collaborazione con la dott.ssa Martina Madè di Studio Sinapsi!
Abbiamo già parlato di regolazione emotiva (https://faboo.la/storie-di-mamme-e-di-emozioni/ ) e, negli articoli precedenti, abbiamo individuato alcune interessanti letture riguardanti un’emozione molto comune nei piccoli (ma anche nei grandi!): la paura.
Insieme a felicità, tristezza, rabbia e disgusto, la paura fa parte delle emozioni di base e si manifesta già durante il primo anno di vita del bambino, come evoluzione dei “precursori emotivi”, ossia la circospezione ed il trasalimento, che possono essere causati, ad esempio, da rumori improvvisi o dalla sensazione di non essere adeguatamente sorretti quando tenuti in braccio.
La prima esperienza di paura vera e propria compare successivamente, attorno ai sei/sette mesi, ed è la paura dell’estraneo: di fronte ad una persona sconosciuta, che viene percepita come potenziale pericolo, si attiva il meccanismo di attacco-fuga, un retaggio evolutivo funzionale alla sopravvivenza, che permette di essere vigili e pronti per affrontare una potenziale minaccia. Il sistema nervoso simpatico innesca in questo caso una serie di risposte fisiologiche, come tremore, sudorazione e accelerazione del battito cardiaco.
Altra fonte di paura è quella della separazione dalle figure di attaccamento e/o accudimento, come si verifica ad esempio con l’inserimento all’asilo nido. Oltre alle persone non conosciute, anche l’ambiente nuovo può determinare una risposta emotiva, talvolta esagerata.
Con l’esperienza e la crescita, si impara poi a classificare e prevedere i pericoli, per cui, prima dell’ingresso alla scuola primaria, si assiste ad una riduzione della paura della separazione e alla nascita di paure più specifiche, come la paura dei ragni, del buio o dei fantasmi.
A quest’età i bambini sono in grado di modulare la propria risposta alla paura mediante una regolazione di tipo “esterno”, cioè attraverso il comportamento.
Con l’ingresso alla scuola primaria, i bambini iniziano invece ad attribuire alla paura anche cause interne: nasce la consapevolezza che la paura può essere scatenata anche da pensieri o ricordi, oltre che da eventi o oggetti. Si passa quindi ad una regolazione emotiva interna, con lo sviluppo di strategie sempre più elaborate e funzionali.
Quelle delineate indicano le fasi di uno sviluppo tipico, ma durante la crescita possono comunque verificarsi difficoltà nella regolazione emotiva: in questi casi, è fortemente consigliato un intervento mirato.
Avere paura è naturale… ed è molto importante imparare a gestirla! 😊
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Alla scoperta della paura
Prosegue la nostra interessante rubrica in collaborazione con la dott.ssa Martina Madè di Studio Sinapsi!
Abbiamo già parlato di regolazione emotiva (https://faboo.la/storie-di-mamme-e-di-emozioni/ ) e, negli articoli precedenti, abbiamo individuato alcune interessanti letture riguardanti un’emozione molto comune nei piccoli (ma anche nei grandi!): la paura.
Insieme a felicità, tristezza, rabbia e disgusto, la paura fa parte delle emozioni di base e si manifesta già durante il primo anno di vita del bambino, come evoluzione dei “precursori emotivi”, ossia la circospezione ed il trasalimento, che possono essere causati, ad esempio, da rumori improvvisi o dalla sensazione di non essere adeguatamente sorretti quando tenuti in braccio.
La prima esperienza di paura vera e propria compare successivamente, attorno ai sei/sette mesi, ed è la paura dell’estraneo: di fronte ad una persona sconosciuta, che viene percepita come potenziale pericolo, si attiva il meccanismo di attacco-fuga, un retaggio evolutivo funzionale alla sopravvivenza, che permette di essere vigili e pronti per affrontare una potenziale minaccia. Il sistema nervoso simpatico innesca in questo caso una serie di risposte fisiologiche, come tremore, sudorazione e accelerazione del battito cardiaco.
Altra fonte di paura è quella della separazione dalle figure di attaccamento e/o accudimento, come si verifica ad esempio con l’inserimento all’asilo nido. Oltre alle persone non conosciute, anche l’ambiente nuovo può determinare una risposta emotiva, talvolta esagerata.
Con l’esperienza e la crescita, si impara poi a classificare e prevedere i pericoli, per cui, prima dell’ingresso alla scuola primaria, si assiste ad una riduzione della paura della separazione e alla nascita di paure più specifiche, come la paura dei ragni, del buio o dei fantasmi.
A quest’età i bambini sono in grado di modulare la propria risposta alla paura mediante una regolazione di tipo “esterno”, cioè attraverso il comportamento.
Con l’ingresso alla scuola primaria, i bambini iniziano invece ad attribuire alla paura anche cause interne: nasce la consapevolezza che la paura può essere scatenata anche da pensieri o ricordi, oltre che da eventi o oggetti. Si passa quindi ad una regolazione emotiva interna, con lo sviluppo di strategie sempre più elaborate e funzionali.
Quelle delineate indicano le fasi di uno sviluppo tipico, ma durante la crescita possono comunque verificarsi difficoltà nella regolazione emotiva: in questi casi, è fortemente consigliato un intervento mirato.
Avere paura è naturale… ed è molto importante imparare a gestirla! 😊
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Natura
Radici
di futuro
Un favoloso viaggio a Milano, Il Cairo, l’Isola di Pasqua, per cogliere tutta l’importanza della natura che ci circonda.
SCRITTURA
Le parole inventano mondi
Un’incredibile avventura alla scoperta della scrittura, vissuta tra Pechino, Istanbul, Rio de Janeiro.
MATEMATICA & MUSICA
Scoprire
è crescere
La matematica è in tutte le cose: in natura come nella musica! Il viaggio toccherà Washington DC, Parigi e Sydney.
ARTE & ARCHITETTURA
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Come si potrebbe vivere senza l’arte?
È ovunque, scoprilo in un fantastico viaggio a Barcellona, New York e Mosca.
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