Prosegue la nostra interessante rubrica in collaborazione con la dott.ssa Martina Madè di Studio Sinapsi!
Abbiamo già parlato delle stagioni, della loro ciclicità, di quanto sia bello scoprirne insieme le caratteristiche. Ma come percepiscono i nostri bimbi il tempo che scorre? Non proprio come noi grandi, sempre di corsa e attenti alle scadenze!
Il concetto di tempo è astratto e quindi molto complesso. Si sviluppa grazie alle acquisizioni che avvengono con lo sviluppo cognitivo e linguistico in età prescolare. Per imparare la differenza tra ieri, oggi e domani o la successione dei giorni della settimana o delle stagioni occorre, infatti, aver consolidato un adeguato linguaggio espressivo (parlato) e ricettivo (di comprensione) e l’abilità di rappresentare mentalmente concetti e azioni, oltre ad essere in grado di utilizzare in modo funzionale i magazzini di memoria a breve e a lungo termine.
Quante volte avete sentito i vostri piccoli uscirsene con espressioni come “L’ho fatto domani”? In età prescolare il tempo viene misurato attraverso la scansione routinaria della giornata, fatta di azioni concrete, prevedibili e tangibili, come “mi alzo-faccio colazione-lavo i denti-vado all’asilo”, ed è quindi difficile comprenderne la durata.
Fino ai 6 anni i bambini vivono semplicemente nel tempo presente e non sono ancora in grado di formulare ipotesi o previsioni. Per questo, rimproverare il proprio bambino alla sera per un episodio successo al mattino non è funzionale, in quanto il piccolo penserebbe di essere stato redarguito senza un motivo apparente.
Attorno ai 2 anni e mezzo inizia a comparire il senso del tempo futuro e, successivamente, con lo sviluppo dei magazzini di memoria, anche quello del passato. Il concetto di tempo come lo intendiamo noi verrà di fatto raggiunto verso i 12-13 anni, quando il bambino diviene capace di formulare operazioni mentali che gli consentono di concettualizzare e fare ragionamenti astratti.
Ovviamente ogni bambino ha i propri tempi e ritmi di sviluppo, pertanto non ci si deve allarmare se queste tappe non vengono rispettate perfettamente. I genitori possono comunque favorirne lo sviluppo, ad esempio raccontando ai bimbi la routine della giornata, arricchendone il racconto con locuzioni temporali come “prima ti accompagno io all’asilo e più tardi viene a prenderti la nonna” oppure “quando avrai finito la merenda potrai giocare in giardino”.
In questo modo alleniamo anche il lessico e la capacità di narrazione, gettando così delle buone basi per il successivo ingresso alla scuola primaria!
Unisciti anche tu al fabooloso mondo dei libri personalizzati e al primo ordine riceverai in omaggio l’ultimolibro dei giochi e lavoretti per i tuoi bimbi!
Unisciti anche tu al fabooloso mondo dei libri personalizzati e al primo ordine riceverai in omaggio l’ultimolibro dei giochi e lavorettiper i tuoi bimbi!
A ogni bambino il suo tempo
Prosegue la nostra interessante rubrica in collaborazione con la dott.ssa Martina Madè di Studio Sinapsi!
Abbiamo già parlato delle stagioni, della loro ciclicità, di quanto sia bello scoprirne insieme le caratteristiche. Ma come percepiscono i nostri bimbi il tempo che scorre? Non proprio come noi grandi, sempre di corsa e attenti alle scadenze!
Il concetto di tempo è astratto e quindi molto complesso. Si sviluppa grazie alle acquisizioni che avvengono con lo sviluppo cognitivo e linguistico in età prescolare. Per imparare la differenza tra ieri, oggi e domani o la successione dei giorni della settimana o delle stagioni occorre, infatti, aver consolidato un adeguato linguaggio espressivo (parlato) e ricettivo (di comprensione) e l’abilità di rappresentare mentalmente concetti e azioni, oltre ad essere in grado di utilizzare in modo funzionale i magazzini di memoria a breve e a lungo termine.
Quante volte avete sentito i vostri piccoli uscirsene con espressioni come “L’ho fatto domani”?
In età prescolare il tempo viene misurato attraverso la scansione routinaria della giornata, fatta di azioni concrete, prevedibili e tangibili, come “mi alzo-faccio colazione-lavo i denti-vado all’asilo”, ed è quindi difficile comprenderne la durata.
Fino ai 6 anni i bambini vivono semplicemente nel tempo presente e non sono ancora in grado di formulare ipotesi o previsioni. Per questo, rimproverare il proprio bambino alla sera per un episodio successo al mattino non è funzionale, in quanto il piccolo penserebbe di essere stato redarguito senza un motivo apparente.
Attorno ai 2 anni e mezzo inizia a comparire il senso del tempo futuro e, successivamente, con lo sviluppo dei magazzini di memoria, anche quello del passato. Il concetto di tempo come lo intendiamo noi verrà di fatto raggiunto verso i 12-13 anni, quando il bambino diviene capace di formulare operazioni mentali che gli consentono di concettualizzare e fare ragionamenti astratti.
Ovviamente ogni bambino ha i propri tempi e ritmi di sviluppo, pertanto non ci si deve allarmare se queste tappe non vengono rispettate perfettamente. I genitori possono comunque favorirne lo sviluppo, ad esempio raccontando ai bimbi la routine della giornata, arricchendone il racconto con locuzioni temporali come “prima ti accompagno io all’asilo e più tardi viene a prenderti la nonna” oppure “quando avrai finito la merenda potrai giocare in giardino”.
In questo modo alleniamo anche il lessico e la capacità di narrazione, gettando così delle buone basi per il successivo ingresso alla scuola primaria!
Unisciti anche tu al fabooloso mondo dei libri personalizzati e al primo ordine riceverai in omaggio l’ultimo libro dei giochi e lavoretti per i tuoi bimbi!
Unisciti anche tu al fabooloso mondo dei libri personalizzati e al primo ordine riceverai in omaggio l’ultimo libro dei giochi e lavoretti per i tuoi bimbi!
Natura
Radici
di futuro
Un favoloso viaggio a Milano, Il Cairo, l’Isola di Pasqua, per cogliere tutta l’importanza della natura che ci circonda.
SCRITTURA
Le parole inventano mondi
Un’incredibile avventura alla scoperta della scrittura, vissuta tra Pechino, Istanbul, Rio de Janeiro.
MATEMATICA & MUSICA
Scoprire
è crescere
La matematica è in tutte le cose: in natura come nella musica! Il viaggio toccherà Washington DC, Parigi e Sydney.
ARTE & ARCHITETTURA
Crea
il tuo mondo
Come si potrebbe vivere senza l’arte?
È ovunque, scoprilo in un fantastico viaggio a Barcellona, New York e Mosca.
Natura
Radici di futuro
Un favoloso viaggio a Milano, Il Cairo, l’Isola di Pasqua, per cogliere tutta l’importanza della natura che ci circonda.
SCRITTURA
Le parole inventano mondi
Un’incredibile avventura alla scoperta della scrittura, vissuta tra Pechino, Istanbul, Rio de Janeiro.
MATEMATICA & MUSICA
Scoprire è crescere
La matematica è in tutte le cose: in natura come nella musica! Il viaggio questa volta toccherà Washington DC, Parigi e Sydney.
ARTE & ARCHITETTURA
Crea il tuo mondo
Come si potrebbe vivere senza l’arte? È ovunque, scoprilo in un fantastico viaggio a Barcellona, New York e Mosca.